Il duomo di Monreale
Voluto dal re normanno Guglielmo II il Buono, il Duomo fu eretto tra il 1172 e il 1178 e consacrato il 25 aprile del 1267 dal cardinal Rodolfo, vescovo di Albano. La decorazione interna, iniziata dal santuario, si protrasse fino a circa la metà del XIX secolo, quando fu ripresa e completata l’incrostazione marmorea delle pareti delle navate minori e della controfacciata. L’esterno, tranne la decoratissima parte absidale e le emergenze laterali e frontale dei muri della navata centrale, rimase allo stato grezzo, senza intonaco né decorazione. Incompleta la facciata e disuguale l’elevazione delle due torri. Vari gli interventi di restauro e i rimaneggiamenti che, nel corso del tempo, hanno in parte modificato il primitivo aspetto del Grande Presbiterio. La pianta è a croce latina, con lunga navata divisa in tre parti da diciotto colonne che reggono archi a sesto acuto. Il grande transetto è concluso da tre absidi e quattro grandi archi al suo centro sostengono il tetto a capriate lignee, ornate d’intagli e dorature come nel resto della chiesa. Le dimensioni massime interne, calcolate sulla base di nostre misurazioni, risultano: lunghezza, dal piano di controfacciata al vertice della cavità absidale, metri 82,17, larghezza, in corrispondenza del postpresbiterio, metri 35,00.
Guglielmo II detto il Buono
Discendente della famiglia degli Altavilla, Guglielmo nacque a Palermo nel dicembre del 1153 e vi morì il 18 novembre del 1189, ad appena 36 anni. Figlio di Guglielmo I detto il Malo e di Margherita di Navarra, fu re di Sicilia dal 1166 alla morte. Sepolto inizialmente ai piedi dell’altare maggiore del Duomo (così da costringere gli officianti ad inginocchiarsi sulla sua tomba), nel 1575 il cardinale Ludovico I Torres ne dispose il disseppellimento e la traslazione dei resti in un sarcofago rinascimentale di nuova costruzione, posto davanti a quello del padre Guglielmo I, nell’ala destra del presbiterio.
Un’interessante e suggestiva visione integrale degli interni della basilica è fornita dalle riprese di Vittorio Ghelfi, secondo punti di vista circolarmente o sfericamente ruotanti in piani-sequenze unitari. Si ringrazia l’autore per la cortese disponibilità al loro utilizzo:
http://www.ghelfi360.com/2016/monrealehd/
http://www.ghelfi360.com/2016/monreale/.