Pavimenti
I piani pavimentali del Grande Presbiterio, in tutte le sue varie articolazioni spaziali, sono ricoperti di mosaico, in opus sectile a motivi geometrici. La scelta determina un’evidente continuità stilistica con la similare decorazione dello zoccolo parietale, dove le lesene si frappongono alla lastratura dell’incrostazione marmorea. Per l’estensione delle superfici pavimentali, o forse per un’esigenza di adeguamento alle scomposizioni determinate delle installazioni monumentali (altare maggiore, tombe reali), le pavimentazioni della tribuna maggiore, della campata centrale del postpresbiterio e dell’ala destra del presbiterio sono divise in una pluralità di scomparti, realizzati secondo due diverse tecniche esecutive, evidenziate in pianta dall’uso di campiture verdi o gialle.
Alla morte di Guglielmo II, fu sospesa la decorazione della basilica. Nella seconda metà del XVI secolo, dismettendo il vecchio lastricato, viene realizzata l’attuale pavimentazione del piano delle navate, in opus sectile di media grandezza, secondo uno schema iconografico ripreso da uno dei tappeti pavimentali dell’ala destra del presbiterio.
I disegni sono originali esecuzioni dell’autore e teoricamente riproducibili a qualsiasi scala di grandezza.